Con la conferma che la carriera internazionale di Karim Benzema finirà, probabilmente, abbiamo dato un’occhiata a quei giocatori che , grazie alle loro azioni, si sono giocati il loro posto in nazionale. Litigi e insulti sono un tratto in comune tra tutti questi racconti.
1.Roy Keane
Per molti anni Kane è stato il portafortuna del Manchester United. Il suo talento nel guidare la nazionale irlandese non è da dimenticare, avvenimento che si è ripetuto nel 2002. Grazie al suo enorme talento si è sempre ignorato il suo comportamento: ciò lo ha fatto diventare uno dei giocatori più famosi al mondo.
Ma il suo temperamento ha avuto la meglio su di lui durante gli allenamenti per il mondiali in Saipan. Keane si è lamentato dell’allenatore McCarthy e quest’ultimo ha preso la decisione drastica di mandare il giocatore a casa. L’Irlanda ha tremato, richiedendo a gran voce ai due uomini di fare pace. Ma ciò non è successo.
L’Irlanda ha giocato bene nel mondiale, riuscendo ad arrivare fino al round 16 e perdendo per poco contro la Spagna. Kane è ritornato in squadra nel 2004, per poi ritirarsi nel 2006.
2.Edgar Davids
Davids si è creato una brutta reputazione sin dai suoi giorni di giocatore. Il campione della Champions League è sempre stato conosciuto come uno dei centrocampisti più forti. Purtroppo, è anche un giocatore petulante con la tendenza a litigare con il suo allenatore.
E’ successo nel 1996, quando l’Olanda era tra i favoriti per vincere l’Euro. Davids e alcuni suoi compagni di squadra più giovani pensavano di essere più importanti degli altri giocatori, con più esperienza, della squadra. Quando Davids ha messo in discussione la formazione dell’ allenatore Guus Hiddink, il centrocampista è stato spedito a casa.
Davids è ritornato in campo, ma le suo performance imprevedibili hanno dato una battuta d’arresto alla sua carriera.
3.Nicolas Anelka
Come tutte le personalità imprevedibili, Anelka non si è mai tirato indietro davanti ad un litigio. L’attaccante ha avuto dei momenti brillanti sul campo. Ha fatto parte della Francia nel 2010 per sia il mondiale che per l’europeo.
Ma presto, il manager Raymond Domenech è stato troppo. Il morale del team era basso e la squadra si è lamentata. I giocatori responsabili della protesta hanno chiesto al manager di bannare Anelka dalla squadra.
Scontrandosi con un potenziale disatro Domenech ha tentennato. Però Anelka è stato mandato a casa e ha affrontato la punizione di essere eliminato da 18 partite. La Francia ha fallito miseramente il mondiale, perdendo contro il Messico e il Sud Africa.
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